Il termine spondilolistesi si riferisce allo scivolamento anteriore di una vertebra rispetto alla sottostante. Deriva dal greco: spondylos che significa vertebra e olisthesis che significa scivolamento. La spondilolisi è una interruzione dell’istmo vertebrale. La classificazione che si basa  su criteri anatomici è suddivisa in: forma displasia o congenita, istmica, degenerativa, traumatica e patologica.  La spondilolistesi displasica o congenita è causata da uno sviluppo anomalo del bordo superiore del sacro e dell’arco neurale di L5 (aplasia del sacro superiore con iposviluppo della faccetta articolare superiore di S1 e della faccetta articolare inferiore di L5 che determina scivolamenti superiori al 50% sino ad arrivare a spondiloptosi.                         La spondilolistesi istmica è dovuta al difetto dell’istmo da mancata calcificazione o a frattura da stress.                                 La spondilolistesi degenerativa si verifica nell’età adulta ed è dovuta a degenerazione delle faccette articolari e a discopatia. La spondilolistesi traumatica è dovute a fratture dell’istmo e o dell’arco neurale di L5.                                           La spondilolistesi patologica è conseguenza di forme reumatologiche, infezioni, tumori.                                                      spondilolisi - Bioanadrasis          Spondilolistesi – Dott. Andrea Martini                                                  Fattori di rischio sono l’ereditarietà, le attività fisiche che determinano un aumento della lordosi lombare a causa del contatto che avviene in iper-estensione tra la faccetta articolare inferiore e l’istmo, posture erette lavorative prolungate.

Il peggioramento è probabile nei casi congeniti e nei soggetti giovani che si dedicano a sports agonistici. Il dolore è un riscontro clinico nell’età evolutiva riferibile all’instabilità dovuta alla lesione anatomica, è localizzato nel tratto inferiore lombare con eventuale irradiazione a glutei e arti inferiori. Nella spondilolistesi degenerativa il dolore si manifesta dopo i 50 anni e aumenta con il passar degli anni. Vi sono segni di sofferenza periferica (sciatica e claudicato midollaris). Nelle altre forme di spondilolistesi il dolore si evoca alla pressione sulle apofisi di L4,L5,S1 e in sede paravertebrale. Si può evidenziare il segno del gradino per mancato allineamento del processo spinoso con dolore alla estensione del rachide lombare. Si possono riscontrare segni clinici irritativi delle radici spinali di L4,L5,S1 a seconda del livello di scivolamento. In piedi il paziente presenta un accorciamento del tratto lombare, un aumento della lordosi, una contrattura degli ischiocrurali ed un solco addominale. A livello della spondilolistesi a volte si osserva  un infossamento posteriore nella sede della malformazione congenita. In età adulta, a volte, si può riscontrare perdita della lordosi con atteggiamento in cifosi lombo-sacrale. Il range di escursione articolare presenta una limitazione antalgica in estensione, con retrazione dei muscoli ischio-crurali. Valutazione strumentale dei difetti si possono visualizzare con Rx in laterale in ortostasi e oblique. L’esecuzione di radiografie dinamiche in massima flesso-estensione sono indicate nei casi di sospetta instabilità. La TAC e la RMN sono utili nella definizione morfologica dei difetti e in caso di persistenti radicoliti.    La spondilolistesi è misurabile tramite diverse tecniche : tecnica di Meyerding (si divide il piatto vertebrale superiore della vertebra sottostante allo scivolamento in 4 parti uguali con 5 punti, si traccia una retta perpendicolare dal muro posteriore della vertebra scivolata sino al piatto vertebrale sottostante e si valuta il rapporto della linea rispetto i punti.               SPONDILOLISTESI      SPONDILOLISTESISpondilolisi e spondilolistesi

Terapia: vi sono diverse possibilità terapeutiche, la scelta deve essere effettuata in relazione ai sintomi, all’età, alla percentuale di scivolamento e alla causa primaria di insorgenza. Spesso la decisione viene presa dal paziente stesso, che non è d’accordo quasi sempre con il trattamento chirurgico. Il trattamento conservativo in età evolutiva e in età adulta di una spondilolistesi di grado 1 e 2  secondo la classificazione di Meyerding si basa sull’utilizzo di un corsetto lombare rinforzato posteriormente e con doppia chiusura anteriore, ciclo di terapia antalgica locale , farmacologica sistemica e locale,  successivamente esecuzione di esercizi de-lordosizzanti, stiramento delle catene muscolari posteriori, rinforzo degli addominali, obliqui. Inizialmente gli esercizi di rinforzo per la muscolatura addominale devono essere effettuati in isometria. Tutti gli esercizi devono essere effettuati rimuovendo la lordosi lombare.   Il trattamento chirurgico dovrebbe essere intrapreso nei pazienti che continuano ad aver dolore e nei soggetti in età di crescita con spondilolistesi superiori al 50% di scivolamento, indipendentemente dalla presenza di sintomi. Altre indicazioni chirurgiche sono : persistenza dei sintomi neurologici o del dolore, nonostante un adeguato ciclo di trattamento conservativo, una progressione accertata dello scivolamento sopra i 25°-30°, un quadro iniziale di scivolamento superiore  al 50%, una deformità posturale ed una anomalia della deambulazione (accorciamento del tratto lombare, aumento della lordosi, con trattura degli ischio-crurali, un’andatura con ginocchia leggermente flesse).

La Spondilolistesi – dott. Matteo PalmisaniChirurgia della colonna vertebrale - Chirurgia protesica delle grandi articolazioni - Chirurgia delle metastasi ossee

Fattori di rischio – Età: la progressione della spondilolistesi è caratteristica nei soggetti  al di sotto dei 15 anni.  Dolore: i bambini con sintomi lombari o neurologici che non rispondono a cure mediche e fisiche.  Sesso: le donne hanno maggior predisposizione allo scivolamento.  Lassità legamentosa: una maggior lassità predispone allo scivolamento.     Tipo e grado di scivolamento: nelle forme displasiche lo scivolamento è evolutivo, le forme istmiche tendono a manifestare la malattia più tardi.

Conclusioni 

La spondilolisi non è un disturbo vertebrale raro, la spondilolistesi si verifica in età evolutiva e si presenta quasi sempre in età adulta e anziana. La classificazione distingue una forma displasia, istmica, degenerativa, traumatica e patologica.  I più temibili fattori di rischio di insorgenza sono: aumento della lordosi lombare, ripetute iperestensioni e traumi lombari. Rischio di progressione e dolore vertebrale sono gli elementi più salienti per la definizione della storia naturale. La causa della variante istmica è multifattoriale e deriva da siti di minor resistenza esposte a fratture da stress e post eventi traumatici acuti. L’anamnesi è fondamentale per porre il sospetto di spondilolisi-listesi. L’esame fisico presenta segni clinici particolari che vanno sempre ricercati. La radiografia in ortostasi laterale e obliqua è l’esame iniziale più importante. La maggior parte dei pazienti risponde favorevolmente al trattamento conservativo con corsetti, terapia fisica antalgica, esercizi specifici e la prevenzione nelle attività ludiche e lavorative.

Cassi dr. Mario

Bibliografia 

Trattato di Medicina fisica e Riabilitazione, Valobra, Gatto e Monticone. Utet                                                                                                 La colonna Lombare 1, Weinstein e Wiesel,  Verduci Editore