La sigla PRP sta per Plasma Ricco di Piastrine, sono fattori di crescita che attualmente rappresentano una valida terapia per la rigenerazione dei tessuti. Le piastrine, componenti della parte corpuscolata del sangue, sono importanti per i processi di coagulazione in seguito a traumi , ferite o ad emorragie ma partecipano anche nei processi di riparazione e rigenerazione dei tessuti in quanto contengono i fattori di crescita (Growth Factors) che hanno la capacità di stimolare la riparazione e la rigenerazione tessutale.

L’utilizzo delle piastrine in medicina rigenerativa iniziò molti anni fa (Rosenthal et al 1975) seguendo  il concetto razionale di portare direttamente nella sede delle lesioni tissutali fattori di crescita piastrinici per ricreare un  microambiente favorevole alla neo-angiogenesi ed alla rigenerazione di nuovo tessuto.

Le piastrine sono  strutture cellulari  circolanti nel sangue che elaborano, immagazzinano e rilasciano nella sede della lesione o nella degenerazione dei tessuti  numerosi fattori di crescita, i quali innescano dei meccanismi di rigenerazione tessutale attraverso l’angiogenesi (formazione di nuovi vasi sanguigni), l’azione dei macrofagi (cellule con funzione di difesa che si trovano in tutti i tessuti) e la formazione di collagene.

Il PRP quando è deposto nella sede della lesione oltre ad attivare la riparazione e la rigenerazione dei  tessuti promuove un importante effetto antiinfiammatorio.

Procedura di preparazione Il sottoscritto utilizza  il sistema Hy-Tissue PRP Plus della ditta FIDIA, è un assemblato monouso che permette la preparazione di plasma ricco di piastrine con concentrazione piastrinica pari a  +- 1x 10 alla6  mm l.  E’ necessario un controllo dell’emocromo antecedente alla data del prelievo sul paziente  per verificare la quantità idonea di piastrine (i paz. piastrinopenici al di sotto dei 150 mml non possono essere trattati).  Il sistema consente la produzione del concentrato piastrinico basandosi su una centrifugazione doppia o singola del sangue intero con un prelievo di circa 18 ml di sangue intero. Tutti i dispositivi nella preparazione del PRP devono essere utilizzati con attenzione ed esclusivamente da personale qualificato ed autorizzato.

Il rischio di reazioni allergiche è nullo essendo il PRP costituito da materiale prelevato dall’organismo stesso del ricevente

 

Raccomandazioni per il paziente 

  • non è richiesto un digiuno per il prelievo di sangue e l’infiltrazione del PRP.
  • il paz. in trattamento con fans o cardioaspirina deve sospendere il trattamento almeno 3 gg.prima
  • il paz. non deve mostrare sintomi di infezione attiva in sede di trattamento o febbre
  • non deve soffrire di forme tumorali solide o forme neoplastiche ematiche, in caso di remissione dovrà essere valutato dal medico prima del trattamento con PRP
  • la somministrazione contestuale di anestetici o cortisonici può compromettere l’effetto biologico del PRP
  • astensione dal fumo

Controindicazioni

Le infiltrazioni di PRP autologhi sono controindicate nei paz. con

  • stati febbrili in atto,
  • malattie infettive,
  • malattie reumatiche
  • malattie del sangue,
  • processi tumorali in atto.
  • malattie piastriniche o carenza di piastrine se < a 150 mml

 

I campi di applicazione sono molteplici, il sottoscritto essendo specializzato in Ortopedia- Traumatologia e in Fisioterapia con esperienza infiltrativa di PRP dal 2009 presso l’H S.Anna di Como, tratterà le infiltrazioni di PRP nell’ambito delle patologie dell’apparato locomotore quali :

– Lesioni della cartilagine : la cartilagine è un tessuto elastico, dotato di scorrevolezza con proprietà di ammortizzare il carico e riveste le estremità articolari delle ossa; per diverse cause la cartilagine può subire delle alterazioni strutturali, determinando lesioni più o meno ampie esponendo l’osso sottostante con manifestazioni cliniche di dolore, versamenti articolari e limitazioni antalgiche alla mobilizzazione.

– Lesioni meniscali degenerative : i menischi sono strutture fibro-cartilaginee situate nell’articolazione del ginocchio con funzione di ammortizzare il carico e stabilizzare maggiormente l’articolazione. Le degenerazioni meniscali croniche possono, a volte, causare dolori, versamenti articolari o pseudo-blocchi.

– Tendinopatie acute o croniche : i tendini sono sottoposti a notevoli stress meccanici ripetitivi in seguito ad attività lavorative o sportive, nel processo di invecchiamento si ha perdita di elasticità e resistenza causate da alterazioni degenerative con riduzione della vascolarizzazione. Queste tendinopatie si possono verificare all’arto superiore ( spalla e gomito), all’arto inferiore (tendine d’achille, tendine sottorotuleo). 

Indicazioni

  • Patologia pre artrosica e artrosica  – esiti di fratture articolari
  • Lesioni condrali
  • Tendinopatie – tendinosi
  • Lesioni muscolari

 

Nelle patologie dolorose articolari bisogna valutare il paziente attentamente per definire l’origine del dolore se articolare o extra articolare in quanto il dolore extra articolare non è influenzato dalle infiltrazioni di P.R.P.

Clinica delle lesioni cartilaginee 

La lesione cartilaginea non presenta una sintomatologia specifica, il dolore articolare è di tipo sordo e  generalizzato.

L’origine del sintomo dolore sembra essere correlato ad una alterazione della funzione di assorbimento delle  sollecitazioni meccaniche, in tal modo l’osso sub condrale è sottoposto a pressioni elevate con stimolazione dei recettori delle terminazioni nervose.

L’alterazione del condilo si ripercuote sulla dinamica articolare con sensazione di dolore sordo al movimento, scrosci, pseudo blocchi articolari e instabilità, limitazione dolorosa alla flessione articolare.

La lesione della cartilagine rilascia enzimi e metaboliti che provocano una sinovite dolorosa ed una distensione della capsula articolare (versamento).

Scegliere il trattamento più appropriato è una decisione difficile

  • Età (risultati peggiori negli anziani ultra-80)
  • Gravità della lesione
  • Dimensione della lesione
  • Sede della lesione
  • Livello di attività

Anche i fallimenti possono non essere fallimenti, se riescono a dilazionare l’artroprotesi nel paziente più giovane !!!

 

Cassi dr. Mario :  Specialista in Ortopedia e Traumatologia – Specialista in Fisioterapia 

Fidia : manuale di prodotto Hy-tissue PRP